Musica da Salotto
Per il ceto borghese del Settecento e dell’Ottocento la borghesia europea, anche la musica è un utile strumento per affermare il proprio prestigio. Oltre al concerto pubblico si consolida l’abitudine di suonare per diletto nel salotto di casa. Questo consente alla borghesia di coltivare direttamente tutta la letteratura musicale, persino quella sinfonica e operistica, attraverso l’uso delle trascrizioni per pianoforte che diventerà così lo strumento privilegiato che sarà presente in ogni salotto borghese. Nel corso degli anni i salotti aristocratici iniziano ad ospitare musicisti professionisti e i compositori si dedicano alla produzione di Lieder per canto e pianoforte e musica strumentale che richiedono sempre più una capacità sia tecnica che interpretativa.
Per questo motivo dalla metà dell’Ottocento sugli spartiti spesso si trova specificata la destinazione domestica.
Il pianoforte sarà per tutto l’Ottocento lo strumento più diffuso sia in Europa che in America e il suo insegnamento assieme a quello del canto si rende necessario nell’educazione delle ragazze di buona famiglia.
Il pianoforte conquista un ruolo centrale nella musica da salotto (Hausmusik), anche in ragione della sua versatilità perché può essere utilizzato come strumento solista, in formazione di duo trio e a quattro mani. L’esecuzione a quattro mani mantiene un ruolo privilegiato nelle abitudini musicali della borghesia europea, salvaguardando la tradizione della Hausmusik, sino ai primi decenni del Novecento, quando i generi cameristici più impegnativi hanno già da tempo lasciato la casa per la sala da concerto.
Nella sezione musica da salotto si trovano trascrizioni per piccolo organico orchestrale e musica da saloon di famose operette. La ricerca può essere effettuata per genere, compositore o strumento.
